Cane che abbaia: come comportarsi?

Il cane è il proprio migliore amico, un vero compagno fidato di vita, parte della famiglia senza il quale sarebbe impossibile vivere. Ma a volte risulta avere un piccolo vizietto: cosa fare con il cane che abbaia in maniera insistente e continua?

L’atto di abbaiare è una condizione prettamente normale, noi parliamo, loro emettono questa tipologia di suono, vari versi e lamenti per poter comunicare.

Risulta scontato, però, che vivendo in appartamento o in un quartiere abbastanza popolato venga l’ansia di disturbare i vicini, con la conseguente preoccupazione di voler trovare una soluzione immediata al problema.

Inoltre, c’è da sapere che se il cane dà il meglio di sé di notte, oltretutto, vi sono obblighi legali: la legge prevede, infatti, che il padrone  provveda ad assicurare vigilanza e controllo all’interno della proprietà, con l’assoluto dovere di agire per cessare i rumori provenienti dalla propria casa, laddove superino la “normale tollerabilità”.

Prima di trovare un rimedio per tranquillizzare il nostro amico a 4 zampe, però, occorre comprendere la motivazione che lo portano a reagire in questi modi.

 

Cane che abbaia incessantemente: i motivi

 

Proprio così, esistono delle cause scatenanti che possono portare l’amato Fido a lasciarsi un po’ andare con l’abbaio continuo. Per aiutarlo a tranquillizzarsi e a comprenderlo è necessario che vengano identificati e analizzati i motivi, vediamone alcuni:

  • Senso di guardia e protezione: suoni, invasioni da soggetti esterni, sensazioni… sono tutti segnali che il cane capta nella propria zona e territorio; questo significa, per lui, il dovere di agire per difendere la propria casa e famiglia. In questi casi l’abbaio si intensifica sempre di più rendendo l’animale vigile, attento e, talvolta, aggressivo. Spesso basta un rumore per allertare la bestiola che parte spaventata con la speranza di risolvere la situazione… abbaiando;
  • solitudine: ahimé, succede spesso che, a causa di lavoro o impegni quotidiani, il cane venga lasciato a casa da solo; questi esemplari amano la compagnia, non c’è niente da fare. Per qualche ora sostengono la noia e la tristezza derivata dalla condizione di essere da soli, ma poi l’infelicità raggiunge livelli tali da dover esprimere in qualche modo la disperazione;
  • saluto e ricerca di attenzione: quando tornate dopo essere stati via per un periodo di tempo (talvolta anche brevissimo), la loro più grande manifestazione di affetto e felicità è quella di corrervi incontro, saltando e abbaiando come forsennati. In questo caso sembrerà impossibile farlo smettere, ma in realtà basterà qualche minuto di assoluta ilarità e gioia immensa per poterlo fare sfogare e tranquillizzare. Questa condizione avviene anche nel gioco o il richiamo al divertimento.
  • ansia di abbandono: come accennato prima, i nostri amici pelosi amano stare insieme al proprio padrone, tanto che l’idea di separarsi da lui, in alcuni casi, risulta un qualcosa difficile da gestire e superare. Questo stato d’animo lo porta ad abbaiare in maniera compulsiva manifestando anche altri sintomi: offesa e distruzione dell’ambiente domestico.

 

Come calmare il proprio cane che abbaia

 

Per fare in modo che la propria bestiola abbai meno, ci vuole molto tempo, forza di volontà, pazienza ed educazione.

Prima di tutto è da considerare una cosa: se un cane è soggetto a questo tipo di abitudine, sicuramente non è completamente sereno. Di conseguenza sarebbe bene interrogarsi su quello che sono le proprie responsabilità ed eventualmente, colpe.

Secondariamente, nel momento di raptus canoro, occorre riuscire a identificare le cause che portano l’esemplare all’agitazione.

Da qui, l’educazione come fattore basilare: utilizzare comandi, niente di speciale o complicato. Se si viene a capire che si tratta di una sorta di abitudine errata, risulta d’obbligo impartire un ordine, il tipico “silenzio!” che, alla lunga, verrà assimilato e interiorizzato. Come insegnarlo?

La cosa da non dover fare assolutamente è quella di mettersi a urlare. Non c’è niente di più sbagliato. Il vostro amico percepirà da parte vostra la stessa sua intenzione e comincerà a “gridare” più forte.

Quindi approcciarsi dolcemente e in maniera tranquilla, calma e pacifica è la chiave. Avvicinatevi al cane nel momento in cui è agitato e proponetevi di dire con tono fermo e saldo:”silenzio!” o “zitto!” portando il dito davanti alla vostra bocca. Inizialmente non potrà capire, rimarrà interdetto, ma si interromperà momentaneamente anche solo che per riprendere fiato; è questo il momento in cui bisogna agire! Premiatelo, coccolatelo, dategli un bocconcino o snack, qualsiasi cosa purché capisca di aver fatto la cosa giusta.

Ripetete “l’operazione” più volte fino a quando non verrà percepita in maniera totale, obbidendo regolarmente. Ricordate bene di accentuare i gesti del corpo, gli animali li metabolizzano molto più velocemente rispetto ai segnali vocali.

Tenete a mente che l’obiettivo non deve essere quello di far smettere il proprio animale di abbaiare, d’altronde sarebbe come impedire a noi esseri umani di parlare; l’intento è quello di far diminuire il vizio, che poi, spesso, è di questo che si tratta, facendolo arrivare a livelli accettabili.

Siete obbligati a uscire di casa lasciandolo da solo? Allora dategli modo di avere un intrattenimento, un gioco che possa soddisfarlo.

Consideratelo e riempitelo di attenzioni prima di dover lasciare la casa in modo tale da stancarlo un pochino e aiutatelo ad avere un passatempo durante il periodo in cui non potrete stare con lui.

Quando sono alla ricerca di attenzione, inoltre, non soddisfate subito le loro pretese, attendete qualche minuto. In questo modo comprenderà che dopotutto, l’abbaio, non è così efficace.

 

I vicini possono minacciare di denuncia?

 

 

abbaio cane: cosa fareLa legge che tratta il disturbo della quiete pubblica è riportata nell’art. 659 del Codice Penale e afferma: “chiunque mediante schiamazzi o rumori, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con un’ammenda fino a 300 euro”.

Tuttavia, la norma non risulta molto chiara sui dettagli della questione: come il livello del rumore o le precise fasce orarie a cui dover sottostare, ma si riferisce esclusivamente a una soglia normale della tollerabilità che, di per sé dipende da un fattore soggettivo e dall’ambiente in cui si trova la fonte del rumore (se in un luogo affollato o isolato).

Cosa si può rischiare? Dipende. Se viene intaccata la quiete di un singolo vicino, o di un gruppo ristretto di persone, la causa potrebbe essere considerata prettamente civile e il giudice indicherebbe al padrone di fare in modo di ridurre gli schiamazzi ed eventualmente di risarcire i danni (non patrimoniali) provocati dall’animale.

Nel caso in cui il chiasso fosse talmente elevato da recare fastidio a un gruppo più elevato di gente, come quartieri, interi condomini e zone, allora la faccenda diventerebbe più complicata assumendo una connotazione penale.

Purtroppo è capitato spesso che il vicinato si facesse giustizia da solo, dando libero sfogo a maltrattamenti e a soluzioni drastiche. Per fortuna, però, è finalmente uscito il “codice di diritto animale” a dare un po’ di regole precise e normale da seguire.

Come fare dunque? Niente paura! La soluzione, come abbiamo visto, risiede nel dedicare dedizione e tempo al proprio amico a 4 zampe con la parlantina eccessiva.

Probabilmente sta cercando di comunicarvi un disagio, una preoccupazione e una sensazione. Cercate di ascoltarlo, senza ignorarlo. Identificate i “capriccetti” con quelle che sono realmente delle mancanze da dover colmare.

L’abbaiare continuo ed esagerato, purtroppo, rappresenta uno degli atteggiamenti più difficili da controllare, in quanto è riferito a un’azione naturale e spontanea.

Un buon controllo, comprensione, costruzione di un rapporto forte, potranno permettervi di aiutarlo a ridurre il problema.

La comunicazione è alla base di qualsiasi cosa, anche tra padrone e cane: lavorate su questo, sul rapporto di fiducia reciproca e vedrete che non rimarrete delusi.

Un animale è un essere vivente e come tale ha esigenze specifiche e desideri da soddisfare, non perdetevi d’animo!

Ecco qualche gioco e snack per cani!

 

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