Che cos’è l’entropion?

La parola Entropion può sembrare assurda e alquanto strana, ma in realtà si riferisce a una patologia particolare che colpisce gli occhi dei nostri amici animali, in particolare del cane.

Si tratta di una malattia congenita dovuta sia a fattori prettamente genetici che a peculiarità derivanti la razza. Infatti esistono specie più propense ad avere questo disturbo rispetto ad altre.

Ma cosa avviene nello specifico e come facciamo a capire che il nostro animale è affetto da questa malattia?

I sintomi riguardano il rovesciamento della pelle della palpebra verso l’interno, e può trattare quella inferiore, superiore o entrambe.

Avviene un vero e proprio arrotolamento della zona mobile della palpebra che si ripiega nella parte della fornice congiuntivale.

Se non curato o preso per tempo, questo disturbo potrebbe provocare anche danni gravi: le ciglia nel lungo termine, continuerebbero a sfregare contro il bulbo oculare lesionando la cornea. Questo potrebbe portare a ulcera o a cheratite secca.

L’affezione può essere diagnosticata anche in cuccioli neonati, anche se risulta più evidente in animali al di sotto dell’anno.

 

Entropion: come riconoscerne le cause 

 

L’entità della presenza di tale stato patologico varia esclusivamente da soggetto a soggetto e la gravità si basa sulle caratteristiche fisiche e sulle cause degli eventuali traumi subiti.

Le motivazioni della fuoriuscita dell’Entropion sono svariate, prime tra tutte la conformazione fisica dell’animale.

Bensì esistono razze canine molto più propense a essere vittime di questo fastidio tra queste possiamo trovare:

  • Labrador
  • Golden Retriever
  • Shar Pei
  • Bracco Tedesco
  • Bulldog Inglese
  • Chow Chow
  • Bloodhand
  • Cocker Spaniel Americano e inglese
  • Mastino Napoletano
  • Corso
  • Alano
  • Rottweiler

In linea di massima tutti i soggetti di specie brachicefala derivata dalla loro conformazione genetica.

Altri motivi che possono essere considerati scatenanti, sono quelli relativi a infiammazioni croniche, a traumi improvvisi o alla vecchiaia e quindi al dimagrimento eccessivo che comporta un allentamento delle palpebre.

Non tutto, però, parte direttamente dall’entropion, anzi, spesso può capitare che sia una conseguenza a una condizione già presente come un dolore continuo del globo oculare o da un blefarospasmo, uno spasmo palpebrale che capita di rado ai cani, ma più di frequente nei gatti.

Da questa spiacevole situazione è solito il verificarsi dello sfregamento delle ciglia contro la congiuntiva, artefice della fuoriuscita dell’entropion.

 

I sintomi e i livelli di danno

 

Non sapete come individuare l’entropion? Tutto parte da una costante attenzione.

Se il vostro animale è vittima, visibilmente, di questi inconvenienti:

  • eccessiva lacrimazione
  • blefarospasmo
  • prurito continuo
  • tendenza a chiudere gli occhi
  • occhi gonfi
  • fuoriuscita di pus e sangue dal canale lacrimale
  • arrossamenti

allora sarebbe opportuno che portaste il vostro amico a 4 zampe da un veterinario per una visita specialistica.

Risulta complicato rendersi conto per tempo dell’avvento del disturbo oculare, in quanto, in linea di massima, avviene per gradi senza provocare cambiamenti improvvisi.

Una corretta osservazione per monitorare le condizioni fisiche del proprio animale, quindi, è basilare.

Esistono diversi “gradi” che rappresentano la gravità della condizione di salute dell’animale. Esserne a conoscenza e, soprattutto, saperli riconoscere potrà aiutare a prevenire e agire per tempo.

Viene considerato Entropion lieve se la palpebra è ripiegata a 45° verso l’interno dell’occhio; moderato se raggiunge i 90° e grave superando i 180°.

In ogni caso è consigliato effettuare una visita oculistica completa.

 

Le migliori cure per l’Entropion

rimedi entropion

L’eliminazione totale della problematica avviene, nella maggior parte dei casi, tramite intervento chirurgico, consigliato per le fasce più adulte, nonostante ne siano vittime anche i più piccoli.

Questo perché, per i cani di età più avanzata sarà più semplice in quanto, raggiunto il completo sviluppo, è più difficile che le condizioni della conformazione dell’occhio possano modificarsi o peggiorare.

Per i cuccioli, invece, questa procedura non viene quasi mai eseguita, in primo luogo onde evitare di peggiorare la situazione con operazioni incisive e secondariamente perché continuando a crescere, potrebbe riscontrare nuovamente il disturbo.

Le cure mediche previste per i casi più lievi, riguardano un’accurata pulizia delle palpebre con soluzioni specifiche per la cura degli occhi, con successiva somministrazione di colliri e pomate antibiotiche, sempre sotto supervisione del veterinario di fiducia.

Ulteriori soluzioni per una pulizia oculare quotidiana

 

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