Cavallo arabo: origini, caratteristiche e cure

Cavallo Arabo

Uno degli animali più affascinanti, maestosi, eleganti e che rappresentano i sogni di molti esseri umani, sono loro, i cavalli. E l’emblema di tali esemplari si riscopre in particolar modo in una razza: il cavallo arabo.

La sua storia ha origini molto antiche come dimostrano alcuni reperti archeologici fuoriusciti nel territorio arabo e risalenti al 3000 a.C.

Intorno a tale animale girano numerosi miti e leggende intenti a raccontare le sua nascita: una di queste vede come antenati dell’attuale razza pura i sette capostipiti scelti dal re Salome tra 52.000 cavalli da lui posseduti, dai quali non derivò solo la specie in questione ma tante razze conosciute ancora oggi.

Una seconda narrazione invece, porta il cavallo arabo a discendere da cinque femmine mandate da Maometto con lo scopo di portare una buona notizia: quella della vittoria. Esse giunsero a destinazione prima di tutte le altre.

Una terza spiegazione, invece, ha connotazione prettamente religiosa. Per la dottrina musulmana il cavallo rappresenta un esemplare davvero unico e sacro, poiché secondo le scritture presenti all’interno del Corano, raffigurerebbe la materializzazione del vento del sud, creata da Dio per sconfiggere tutte le battaglie.

In tutti e tre i casi, questa specie ricopre un ruolo e un valore inestimabile.

Negli anni la rilevanza attribuita a tali animali si è radicata sempre di più: per i beduini hanno rappresentato dei veri compagni di vita, grazie ai quali riuscirono a superare difficoltà con l’aiuto della loro incredibile lealtà, perseveranza e resistenza fisica.

Il rapporto era così radicato e importante, che arrivarono persino a condividere ogni cosa, come tenda tenda e cibo.

Insomma, si tratta di una specie che rasenta la perfezione, sia per quanto riguarda l’aspetto esteriore che caratteriale ed è per questo motivo che spesso è stato utilizzato per creare razze in tutto il mondo, come il purosangue inglese.

Cavallo arabo: le diverse razze

Di questa meravigliosa razza, esistono di diversi sottoinsiemi, derivanti dalle popolazioni di allevatori.

Le tipologie differenti sono abbinate alle tribù beduine che, nel corso degli anni, hanno avuto a che fare con questi maestosi e intelligenti animali, dando frutto ad altre tre specie:

  • Arabo Beduino (Assil): rappresenta la razza più antica, quella originaria da cui si preuppone che discendano tutte le altre. Da questa, ne derivano altre tre: Muniqi, Siglavy e Kuhailan; la prima è caratterizzata da un’estrema leggerezza e velocità, la seconda dall’esaltante bellezza ed eleganza e la terza dalla resistenza e potenza muscolare;
  • Arabo di Pura Razza: tenete a mente i tre sottotipi precedentemente citati. Ecco. Questa tipologia di cavallo deriva dall’incrocio tra loro. Attualmente è quella più comune, quando si pensa al “cavallo arabo” si fa riferimento a questa razza;
  • La Razza Araba: nonostante tutti e tre i nomi appaiano simili, ci sono differenze sostanziali. In questo caso ci si riferisce a una tipologia comprendente tutti gli equini di  sangue orientale, come il Berbero, il Siriano e l’Arabo Persiano. Difatti, la morfologia e il carattere sono simili e difficili da riconoscere.

Risulta abbastanza complicato distinguere fisicamente le diverse razze, seppur abbiano caratteristiche diverse.

In linea di massima possiamo notare alcuni tratti distintivi:

  • la conformazione della testa, corta, elegante, con gli occhi leggermente in una posizione più bassa rispetto al resto degli esemplari, linee fini e sottili intervallato dal naso più grande e dalle narici ampie.
  • Il corpo e le zampe sono il segreto della sua velocità, eleganza e leggerezza. La sua forma aerodinamica gli permette di volteggiare rapidamente, gli altri sono lunghi, sottili, ma molto muscolosi e robusti.
  • Un particolare del cavallo arabo? Sicuramente il fatto che, a differenza delle altre razze, si ritrova ad avere 17 costole invece che 18! Questo garantisce un vantaggio: durante l’attività fisica il cuore va a pompare su una corporatura decisamente più compatta rispetto a tutte le altre specie, compiendo, senza ombra di dubbio, uno sforzo minore.
  • Un altro tratto distintivo si ritrova nella zona particolarmente ampia formata dall’angolo che si forma tra il collo e la testa, permettendogli un maggior movimento, elastico e dinamico.
  • Lo Jibbah fa parte di questa classifica e si tratta della particolare protuberanza che ha tra gli occhi.

Igiene e cura del cavallo

Come per ogni altro animale domestico, è inevitabile e necessario avere idea sulle giuste modalità che riguardano la cura e la pulizia del cavallo.

Si tratta di una bestiona, di conseguenza verrà da sé immaginare quanto non sia scontato e semplice garantirgli una salute di ferro anche in termini di igiene.

L’apparenza inganna, poiché nonostante possa sembrare o essere un animale molto robusto e muscoloso, in realtà è delicato e bisognoso di continua manutenzione.

La folta chioma detta criniera e la coda, tendono a sporcarsi facilmente ed è per questo che l’aspetto esteriore è una componente da non sottovalutare.

Per districare queste due bellissime zone del corpo esistono pettini o spazzole apposite di diverse forme, dimensioni e materiale; la prima cosa da fare è rimuovere tutto lo sporco e i nodi dalle chiome, dall’alto verso il basso, proprio come se si dovesse pettinare una lunga capigliatura di una persona.

Questa operazione non solo aiuterà il cavallo a essere più bello e in ordine esteticamente, ma sarà una buona occasione per rilassarlo, massaggiarlo e aiutarlo a distendere i suoi grandi muscoli.

Il pelo del dorso rappresenta la seconda cosa da dover spazzolare a dovere, seppur sia molto corto e apparentemente privo di cure esagerate.

Cavallo arabo e il… “bagnetto”!

Non si tratta di un esserino di piccole dimensioni e di certo la sua pulizia non può essere paragonabile a quella effettuata a un cane o a un gatto; come comportarsi dunque?

Innanzitutto c’è da dire che la frequenza può variare a seconda delle esigenze e delle abitudini quotidiane; in genere possono bastare 3-4 docce al meseSubito dopo avergli spazzolato il pelo, bisogna dedicarsi al muso, utilizzando una spugna immersa in acqua tiepida.

Il cavallo non ama particolarmente questo momento, per questo viene effettuato prima di tutti gli altri.

Successivamente potrete procedere bagnando e insaponando tutto il corpo del vostro amico equino con uno shampoo appositoMolto importanti sono le zone relative a genitali e zampe, da non sottovalutare o dimenticare e da dover pulire quotidianamente.

Infine, vi basterà procedere all’asciugatura grazie all’aiuto di un asciugatore curvo.

Si tratta di una routine necessaria, il cavallo ha bisogno di tantissima attenzione che deve essere eseguita nel modo giusto, delicatamente e rispettando al massimo le sue necessità.

Insomma, il cavallo arabo ha bisogno di cure meticolose per garantirgli una vita in perfetta salute.

Viene spesso allevato per motivi sportivi grazie alla sua resistenza, manifestazioni mettendo in mostra la sua totale bellezza e, per passione; tutto ciò richiede tanto tempo e grandi sacrifici che, però, verranno ricompensati dalla sua incredibile lealtà, dall’affetto e gratitudine che è in grado di regalare.

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Ultimo aggiornamento il 21/09/2023 10:13

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